Roma, 23 dicembre 2024
Oggi alla Camera dei Deputati, la “FONDAZIONE GIULIA CECCHETTIN”, creata in memoria di Giulia, vittima di femminicidio per mano del fidanzato. Un tragico evento che ha colpito profondamente l’Italia, ma che ha dato vita a un progetto di speranza per le donne vittime di violenza. Il nome di Giulia rappresenta non solo una vita spezzata, ma un simbolo di resistenza per tutte coloro che combattono contro relazioni violente. La violenza di genere è un tema centrale per la fondazione. Alla cerimonia erano presenti i ministri italiani e il padre di Giulia, G.Cecchettin, che ha deciso di fondare questa realtà con coraggio. Tra le iniziative proposte, si chiede sensibilizzazione nelle scuole primarie e nei laboratori cittadini per combattere l’indifferenza. Alcune leggi della Costituzione italiana sono state riviste per rendere le violenze meno frequenti e per garantire una difesa più rapida ed efficiente. Il discorso di G. Cecchettin è stato carico di emozione: “È il tempo di unire le forze, di costruire ponti …”. Nonostante il dolore per la tragica perdita della figlia, Gino ha ribadito l’importanza di lavorare per un mondo senza violenza. La violenza di genere è una piaga globale che colpisce quotidianamente centinaia di migliaia di donne, spesso in silenzio per paura o vergogna. Nonostante le tragedie, ci sono persone che non dimenticano e lottano per un cambiamento. La fondazione si propone di essere un rifugio per chi soffre e un punto di riferimento per la società, con iniziative di supporto, educazione e prevenzione. La “FONDAZIONE GIULIA CECCHETTIN” offrirà supporto psicologico, legale e pratico per aiutare le donne a uscire da situazioni pericolose, collaborando con le istituzioni per monitorare l’applicazione delle leggi e promuovere politiche di prevenzione. Oggi, più che mai, la politica è chiamata a garantire il rispetto e la parità. Nel nome di Giulia, siamo tutti chiamati a rendere questo progetto realtà. Non restiamo indifferenti!
- Riontino